lunedì 22 agosto 2011

Cannoli siciliani

La nascita dei cannoli sarebbe avvenuta a Caltanissetta, antica "Kalt El Nissa" che in arabo significa "Castello delle donne", a quei tempi sede di numerosi harem di emiri saraceni.
L'odierno cannolo siciliano sarebbe nato da allusioni sessuali: il suo antenato potrebbe essere un dolce a forma di banana, ripieno di ricotta, mandorle e miele.
Le favorite dell'emiro, mentre erano rinchiuse nel castello di Caltanissetta, si dedicavano anche alla preparazione di dolci, e avrebbero "inventato" il cannolo, allusione evidente alle "doti" amatorie del sultano.
Un'altra fonte, invece, tramanda che i cannoli siano stati preparati per la prima volta in un convento sempre nei pressi di Caltanissetta, dove delle suore rispettose del voto di castità, non lo erano così tanto di fronte al piacere voluttuoso offerto dal magnifico dolce.

Ingredienti:
500 g di ricotta fresca
270 g di zucchero
150 g di farina
20 g di cacao in polvere
20 g di burro
1 uovo
1 cucchiaio/i di amido
1 bicchiere/i di latte
q.b di scorza d'arancia
q.b di cioccolato a pezzi
q.b di zucchero a velo
q.b di pistacchi
q.b di olio extravergine d'oliva
Procedimento:
Per prepare la pasta fritta si deve impastare la farina, il cacao, 20 grammi di burro, l'uovo e lo
zucchero. Una volta che l'impasto sarà omogeneo bisogna farlo riposare per circa un'ora. Spianare la pasta con un mattarello e fare con l'aiuto di un oggetto tagliente dei
quadrati di una decina di centimetri da avvolgere diagonalmente attorno a tubi di latta o utensili
equivalenti che resistano alla frittura: quindi bagnare le estremità per farle aderire agli utensili e friggere in olio abbondante.
Appena i quadrati di pasta fritta saranno di color dorato, fare asciugare e lasciar raffreddare per poterle staccarle dagli utensili metallici.
Per il ripieno: prendere la ricotta e passarla al setaccio aggiungendo gli ingredienti
rimasti ossia: l'amido, il bicchiere di latte, lo zucchero, i pezzetti di pistacchio e di cioccolato.
Decorare piacere ogni singolo cannolo con della scorza d'arancia candita e spolverare con
abbondante zucchero a velo.



Frutta di Martorana


E' un dolce originario della Sicilia.
La frutta di Martorana prende il nome da un convento dove per la prima volta delle monache preparavano questi dolci per la festa i tutti i Santi ma col passare del tempo venivano preparati in tutti i periodi dell'anno.
Nel 1575 il Sinodo diocesano fu costretto a proibire le monache con questa lavorazione per non distarle dalle pratiche religiose ma nonostante tutto continuarono a dipingerlu e a venderli.

Ingredienti:
2 kg zucchero
500 gr mandorle
400 gr glucosio
farina q.b

Procedimento:
pestare le mandorle scottate in acqua bollente e pelate, aggiungervi ogni tanto una cucchiaiata di zucchero fino a quando non ne viene utilizzato 500 gr.
Passare al setaccio e versare questa polvere zuccherata in un recipiente con 300 gr di glucosio.
Far bollire a parte il rimanente zucchero col restante glucosio, versandolo dopo lentamente sulle mandorle, mescolando bene.
Versare il composto su un tavolo di marmo e farlo raffreddare.
Inumidire la pasta d'acqua e farla passare più volte al setaccio.
Cercare di formare dei frutti quindi sistemarli su uno strato di farina, per farli asciugare e indurire un tantino.
Dopo di che decorarli con colori alimentari.


Frittelle di mele

Sono una specialità di Cortina dove vengono serviti con fritti misti di carne o per accompagnare arrosti di maiale.

Ingredienti:
4 mele renette
2 cucchiai di farina bianca
1 uovo
2 cucchiai di zucchero
latte
un pizzico di sale
zucchero a velo

Procedimento:
sbucciare le mele e levare il torsolo, poi tagliarle a rondelle non troppo sottili.
In una ciotola preparare una pastella sbattendo l'uovo con la farina, un cucchiaino di zucchero, il sale e il latte necessario per ottenere un composto morbido.
Immergere ogni rondella nella pastella e farle friggere in olio bollente 2 minuti per parte.
Appena dorate toglietele con il mestolo e adagiatele su carta da cucina.
Spolverizzare con lo zucchero a velo o zucchero semolato.